Regina di Navarra. Figlia primogenita di Carlo d'Orléans e di Luisa di
Savoia, sposò il principe Carlo d'Alençon e poi, rimasta vedova,
Enrico d'Albret re di Navarra. Dotata di una solida cultura classica,
M.
protesse artisti, eruditi e letterati facendo della propria corte un vivace
circolo culturale, che ebbe il merito, fra gli altri, di introdurre in Francia
il petrarchismo. Ebbe notevole influenza sulla politica del fratello Francesco
I, presso il quale si adoperò in difesa dei protestanti. Profondamente
cattolica, negli ultimi anni si abbandonò ad un intenso misticismo, non
esente da influenze platoniche.
M. fu scrittrice e poetessa; in
particolare le sue poesie sono pervase da sentimenti di intensa e sincera
commozione, pur conservando semplicità stilistica, che solo in alcuni
casi lascia spazio ad artificiosità e macchinosità. Si ricordano:
Le Margherite della Margherita delle principesse (1547) e
Ultime
poesie (1896, postume). Fra le opere di carattere ascetico citiamo:
Lo
specchio dell'anima peccatrice (1531) che, sospettata di eresia da parte dei
teologi della Sorbona, rivela la perfetta padronanza delle Scritture e della
filosofia platonica. La fama di
M. come scrittrice (si ricordano anche un
mistero della
Natività e due commedie di carattere profano) rimane
però legata al suo
Heptameron (1559, postumo), raccolta di novelle
di ispirazione boccaccesca in cui seppe unire al gusto malizioso e mondano della
trama un tono di ispirata austerità, qualità questa che rende la
raccolta una delle opere più interessanti del secolo (Angoulême
1492 - Odos, Bigorre 1549).